Mie considerazioni sull'articolo di Wired Italia relativamente al pezzo di Davide Piacenza sullo spettacolo di Loiie CK
Ieri sera, dopo lo spettacolo (e in ogni caso che palle fare la stessa battuta sul "ho imparato che se chiedo: posso farmi una sega davanti a te e lei risponde sì io devo chiedere: sei proprio sicura?) (però ho riso), chiedevo come si fa a valutare la vera idea di un comico che dissacra tutto. Un po' quel che Piacenza scrive qui riguardo a Parkland. Cioè, ieri battute su: sco^^^^^ re le bestie, sco^^^^e i bambini, ebrei, campi di concentramento, gay, vegani, francesi.
Sono battute no? Il politicamente scorretto è figo.
E ok. A me il politicamente scorretto non crea fastidio. Se è, appunto, satira, un modo cattivo per riflettere su alcune cose.
Ho seguito la tua serie tv e credo che davvero tu facessi sarcasmo.
Ma non vorrei mai essermi trovata ad applaudire (e a pagare profumatamente) uno stand up comedian nazista. Quindi la mia posizione è esattamente antitetica a quella di Piacenza: il mio problema è che il personaggio e la persona per me sono divenuti troppo distanti e se sono disposta a ridere quando - esempio - il mio amico gay fa battute su lui, Tiziano Ferro e una cosa che se la scrivo sarò bannata a vita, e rido perché lo conosco e so che scherza, meno sono disposta a ridere se ho il dubbio che tu nella battuta che hai fatto credi davvero...
Uscendo da Teatro, ieri sera, una coppia dietro di me commentava di essere rimasta delusa dal fatto che Louie abbia parlato della se^^^^^^ga. Io dico: perché no? Accidenti, come ha fatto notare lui, ognuno di noi ha "la sua cosa". La sua è masturbarsi di fronte alla donna (che gli piace?) -
E ora LO SAPPIAMO TUTTI.
Io non uscirei più di casa per questo, non tanto per il fatto che sono un molestatore seriale.
E in ogni caso, ho sempre pensato che in Europa, in Italia, siamo più evoluti degli americani perché non solo non ci scandalizziamo se c'è chi il termometro lo mette nel sedere, abbiamo cimiteri antichi e il bidet non è follia (tutto cit), ma anche perché abbiamo sempre avuto meno paura di certe cose. (Anche se sto censurando ogni parola scurrile in questo post per timore che qualcuno che non capirà cosa ho scritto mi segnali per violazione degli standard della community).
Lasciamo correre che oggi purtroppo non abbiamo più nessuna paura in assoluito e auguriamo lo stupro ad ogni donna che non ci piace, o che ci dicono non ci deve piacere (ogni riferimento è puramente casuale), ma non aver paura di certi termini (si veda tutta la dissertazione di ieri su retarded, che vale anche per la N word) o sapere fare una differenza tra molestie e stupro,o capire che se un uomo con cui sei uscita, hai limonato e bla bla bla ti chiede (da noi chiedono mai?? No, procedono!!) ripeto TI CHIEDE se si può masturbare di fronte a te PUOI DIRGLI DI NO e se non glie lo dici, e resti lì fino a che non ha finito e poi ti fai riaccompagnare a casa, se infine, magari mesi dopo, ti senti violata o molestata ... beh mi dispiace per te ma se la mamma non ti ha insegnato a dire no credo che il problema non sia dell'uomo che ha condiviso con te la sua cosa. NON LO E'. E' TUO. Punto.
Questo per ditre: a Louie piace masturbarsi di fronte alla donna (che gli piace?). Perché Wired dice che dovrebbe pentirsene? Un tempo non si diceva che il sesso tra adulti consenzienti era ok? Adesso uno deve pentirsi di ciò che gli piace e che NON FA MALE A NESSUNO e che GLI RISULTAVA FOSSE CONSENZIENTE?
Tipo ei domani caro Piacenza la tua/il tuo fidanzat* /mogliemarito farà sesso nella posizione 42. Poi tra un mese dirà che lo/la hai molestat* perché quella posizione lì non voleva farla. Sei un molestatore? E soprattutto, devi pentirtene?
Se rubi pane perché hai fame, sei un ladro. E devi pentirtene?
Si tratta di dilemmi morali su cui hanno riflettuto Hegel, Kant, Sartre e addirittura Euripide. Non credo che né io né Piacenza li risolveremo oggi...
E tornando sullo sketch sui ritardati, caro Piacenza, per rispondere alla tua domanda retoricamente posta ("oggi si limita a scherzare sul ritardo mentale?"): no, non stava scherzando sul ritardo mentale e se l'hai interpretata così o non parli bene l'inglese o stavi limonando, perché Louie parlava dell'USO DELLE PAROLE. Un concettto che, come ho scritto sopra, in Italia ci è (per fortuna) più alieno che in USA e quindi ti sarà sfuggito, ma è vero che le parole si trasformano (e ciò è naturale) e che la tabuizzazione non è stata inventata da Louie CK, ma teorizzata da Galli de’ Paratesi. Per estensione, ad essere tabù ora non sono più solo le parole, ma anche i concetti.
Ed è divertente, scandalizzare: Louie lo ha sempre fatto. Non mi pare cambiato e non mi pare postmoderno (note to self: nell'articolo, postmoderno è un aggettivo usato senza che vi sia un'adeguata conoscienza del suo significato). Forse ad essere cambiato (invecchiato) sei tu.
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